La storia di Bruno

Le lacrime rigavano il volto della donna seduta di fronte a me. Le avevo appena comunicato che il marito, appena sottoposto ad una gastroscopia, aveva un cancro allo stomaco. Le avevo detto di essere forte, di non abbattersi, che in mano ad un bravo chirurgo il problema sarebbe stato risolto, il male sconfitto. Quante volte ho dovuto dare queste brutte notizie, ma fa parte del mio lavoro e bisogna ogni volta trovare l’approccio più idoneo cercando di capire chi hai di fronte: c’è chi vuol sapere subito tutto e chi, invece, dovrà diventare consapevole in modo più graduale (“ha un’ulcera troppo grande per poter essere guarita dalle normali medicine, è meglio operarsi”).

Il lavoro è solo una parte della mia vita. C’è mia moglie, fedele compagna da oltre 30 anni, c’è mio figlio ormai da 4 anni lontano da noi. Lavora in Africa presso una ONG e ci vediamo solo un paio di volte l’anno ma ci sentiamo spesso via Skype. Non si ha idea di quanto si soffra in quei Paesi per la fame, le malattie, la delinquenza, le guerre. Siamo dei privilegiati ad essere nati qui: non dovremmo mai dimenticarlo, neanche nei momenti di difficoltà.

Poi c’è la mia grande passione: la bici. Appena posso indosso la mia divisa da ciclista e con la mia specialissima faccio Km e Km tra i boschi e le montagne della mia terra. Spesso partecipo a gare in Italia ed  all’estero non vincendole mai, ma divertendomi sempre.

Era il luglio 2015 quando ho cominciato ad avvertire un dolore allo stomaco, soprattutto, a digiuno e di notte. Ho pensato: “vuoi vedere che mi sono beccato, a causa del mio lavoro, un ceppo aggressivo di Helicobacter pylori che mi ha fatto sviluppare un’ulcera duodenale? Devo farmi una gastroscopia”. Così, il 3 agosto, un mio collega mi ha sottoposto ad EGDS: non era un’ulcera duodenale ma una piccola ulcera gastrica. La cosa cominciava a piacermi poco ma, in attesa dell’esame istologico, partii con moglie e bici per il Trentino dove trascorsi una splendida vacanza. Al ritorno l’esame istologico risultò negativo con Hp negativo. L’io medico mi diceva: “se non assumi antinfiammatori (altra causa di ulcera)e se non c’è l’Helicobacter l’unica altra possibilità, mi dispiace dirtelo, è quella di un cancro: devi ripetere l’EGDS”. Ho rifatto l’EGDS a settembre e questa volta l’esame istologico certificava quello che già sospettavo: adenocarcinoma.

Ora le lacrime rigavano il volto di mia moglie. Cercavo di consolarla, con il solito refrain dicendo di essere forte, di non abbattersi , che la chirurgia avrebbe risolto il problema. Io, frattanto, perdevo sempre più le sicurezze del medico per trasformarmi in un uomo con sempre più dubbi e paure. Fui operato il 1° Ottobre. Purtroppo l’intervento rivelò che il cancraccio, per caduta delle cellule neoplastiche, aveva invaso anche il colon, per cui oltre ad una gastrectomia subtotale mi asportarono anche gran parte del colon. Stadiazione T4bN0: ho qualche speranzella di farcela ma le prospettive non sono rosee. Ho iniziato la chemio con il FOLFOX ogni due settimane per 6 cicli complessivi. Ho perso peso (8Kg) ed ho i disturbi legati ai farmaci: nausea, dolori addominali, diarrea, parestesie alle mani e alla gola. E’ dura: non mi riconosco più in questo corpo, non riesco più a fare progetti, ho abbandonato la mia bici, mangiare è diventata un’ossessione. L’unica buona notizia è che ho ripreso a lavorare e a rivedere pazienti gastrectomizzati o con tumori, oggi, però, non solo con l’occhio del medico ma come uno di loro.