La storia di Gian Luigi

Ho sofferto e soffro di somatizzazione emozionale ovvero negli stati d’ansia o d’ira mi prende una specie di contrazione delle viscere che mi causa uno spasmo allo stomaco, ora addominale, con conseguenze spesso legate a coliche e scariche diarroiche. A 43 anni ho avuto l’asportazione della colicisti per calcolosi. In seguito lo scarico diretto della bile nell’intestino mi dava spesso attacchi di colite superati poi dall’assunzione di ½ bustina di Questran al giorno, datami dalla gastroentorologia dell’ospedale Sacco assieme all’imperio di assumere una dose di vegetali non inferiori a 450 g. pro die. Al mattino molto spesso non ho fatto colazione limitandomi all’assunzione di un solo o più caffè e per il lavoro, spesso passavo l’intera mattinata, fino alle 15, solo con quelli rimandando il pranzo alle 16 e poi la cena alle 20 circa. Ho sofferto stagionalmente dei tipici disturbi di gastrite curati con Il MILID che smettevo alla scomparsa dei disturbi di solito dopo 3 settimane.(fino a quando è stato venduto) Disturbi che col passare del tempo si sono attenuati o per meglio dire mi ero abituato. Tre anni prima dell’intervento incominciai a notare che anche in casi in cui non ero andato oltre misura nel pasto, capitava di accusare gonfiori come se avessi ingerito il doppio del normale. In queste occasioni la digestione mi sembrava, indipendentemente da  cosa avevo mangiato, particolarmente difficile. Sono stato fumatore  e gli ultimi anni, ho smesso nel 2001, fumavo anche, ma solo in particolari occasioni di tensione, tre pacchetti al giorno. In gioventù dall’adolescenza all’età di 43 anni, l’assunzione di alcool sotto qualsiasi forma, mi provocava una Orticaria che si manifestava in forma libera su tutto il corpo ma in particolare sulle parti che avevo sottoposto a sforzo o a contatto per lavoro, cessata con l’asportazione della colicisti. I 25 Ottobre del 2008 la sera prima di andare a letto mangiai tre cachi. Il giorno seguente non riuscii ad alzarmi dal letto per il dolore allo stomaco che mi costrinse a letto per una settimana, assolutamente incapace di mangiare, il sabato successivo notai che con l’assunzione di piccoli pasti il dolore scemava. Mi recai all’ospedale Sacco per una Gastroscopia e mi fu fotografato un carcinoma di particolare dimensione, sanguinante. L’11 novembre fui ricoverato all’ospedale Sacco, di Milano, dove con le terapie fui messo in condizione di affrontare, con successo, il 22 dello stesso mese l’intervento. Mi fu asportato lo stomaco, la Milza, la parte prossimale del Pancreas, e 32 linfonodi di cui i 2 prossimali lievemente interessati. Fui dimesso in nona giornata. Il periodo di degenza post operatoria fu caratterizzato da intensi bruciori che mi assalivano nel primo pomeriggio dalla 3° alla 5° giornata poi rimossi non so in che modo dai medici curanti. Il primo pasto fu un insuccesso clamoroso concluso con una vomitata preceduta da un attacco di terrore per come si sarebbe svolta la cosa che invece fu più che naturale ed indolore. L’oncologo non mi prescrisse la Chemioterapia, contrariamente all’indicazione avuta dallo IEO, per via di una carenza della valvola Aortica che nel luglio del 2009 fu sostituita. Il decorso post operatorio fu, fra alti e bassi, lungo ed interrotto dall’intervento al cuore che mi rimise al palo. Nella primavera però e sino a luglio, quindi da Marzo a Luglio ho potuto lavorare in campagna senza grossi problemi. Non riuscivo a bere acqua e avevo afte in bocca, l’acqua la mischiai col tè La continua ricerca, della dieta ideale fu laboriosa e caratterizzata da continue dissenterie per cui non riuscivo a capire quali erano le cose che potevo mangiare e quello che invece non mi era utile. Scartai per prime le verdure, sotto ogni e qualsiasi forma, il latte. I latticini freschi per via della dissenteria che la aumentavano, succhi di frutta per l’alto contenuto in fruttosio e saccarosio e così finii per scartare anche il decalogo del dietologo. Dapprima tentai anche i surrogati multivitaminici ma oltre al costo subentrava una certa stanchezza nell’assunzione Mi orientai verso piccole razioni che distanziai sempre di più perché le raccomandazioni fattemi di mangiare poco e spesso mi affaticavano senza darmi riscontro. Iniziai cosi la ricerca di cosa potessi inghiottire che fosse assimilabile con facilità senza che la glicemia ne avesse a patire e senza che mi si creassero ingorghi digestivi Individuai nel burro di arachide, banane, arachidi, noci, mandorle, nocciole e altra frutta secca una sopportabile fonte di proteine, cioccolato fondente con poco zucchero, (7%) Mangiavo così spesso ma piccole cose ad alto contenuto in grassi e proteine Eliminai il ferro che era uno dei responsabili della dissenteria sostituendolo con le compresse di multivitaminici. Mangiai e mangio bianco d’uovo cotto al tegamino con tanto burro. Eliminai la pasta lunga che mi provocava spesso il vomito  sostituendola con la corta ed il riso in diverse preparazioni anche in insalate, semolini di riso con brodo di carne. Mangiai carne in due forme, cruda come tartare o carpaccio, cotta tritata in sughi, ragù, chili  ecc., omogenizzati diluiti in brodo di carne o in minestrine,  sino a quando sono stato in grado, dopo circa due anni dall’intervento, di affrontare la prima bistecca, il prosciutto cotto solo a piccoli pezzi. Proteine vegetali assunte con frullati di ceci, pasta e ceci, pasta e fagioli ecc. Imparai anche a masticare molto di più, riabituandomi a mangiare in più tempo con più calma. Poco alla volta la dissenteria si era fermata e nelle feci non trovavo più le cose che avevo mangiato. Forse un aiuto mi venne dal fatto che sapendo cucinare  mi preparavo da solo quello che avevo voglia o che desideravo mangiare. Mediando con la glicemia approfittavo di quando era bassa per farmi del pancotto e delle fette biscottate con burro e marmellata. Sono così arrivato a riprendere buona parte del peso perso, nel luglio del 2009 pesavo 60 Kg. ora ne peso 69. Prima pesavo 78 kg. La dissenteria è diventata un fatto episodico ma la digestione continua ad essere non facile, sono anemico e l’anno scorso ho avuto problemi di calcoli renali che sono stati asportati, qualche volta mi ritrovo ad avere ancora le stesse difficoltà dei primi giorni ma a differenza di allora il disturbo dura solo uno o due giorni. Devo camminare sulla lama del rasoio. Ad oggi non ho problemi, i marker e gli esami che ormai faccio ogni otto mesi hanno sempre escluso il ritorno della malattia, intanto anche se con difficoltà ho raggiunto i 73, fra tre mesi. Sono entrato nella categoria degli inutili, per IL SSN Da un’iniziale invalidità del 100% Grave sono passato al 75 % anche se i disturbi restano quelli di prima, sto bene solo quando sono a digiuno e fino all’esaurirsi dell’energia disponibile Forse anche a causa delle altre patologie ed in particolare del diabete le limitazioni nutritive sono la mia più grande incognita, non è più possibile la misurazione postprandiale che si è spostata di qualche ora ma all’inizio la mia glicemia era livellata intorno a 150mg con la glicata a 5,6 adesso è stazionaria per tutto il giorno a 200mg. glicata a 9 indipendentemente da quello che mangio.